Demenza
Risorse e uso ragionato dei criteri diagnostici, linee guida e practice parameter internazionali delle principali malattie neurodegenerative dementigene organizzate secondo PATOLOGIA, CONTESTO DI UTILIZZO, GRUPPO DI RICERCA, FINALITÀ, ANALISI DEL BIOMARCATORE
Criteri NIA-AA per la diagnosi della demenza di Alzheimer
(AD; McKhann et al., 2011)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI E RICERCA | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Criteri per la diagnosi clinica di AD (possibile e probabile). Introduzione all’integrazione dei biomarcatori per indagare i processi patofisiologici sottostanti la sintomatologia clinica e accrescere la confidenza diagnostica.
Linee guida italiane per la diagnosi di Alzheimer
(The Dementia Study Group of the Italian Neurological Society, 2000)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Linee guida basate sull’analisi della letteratura scientifica disponibile fino al 2000. Offrono risposte a quesiti di fondamentale importanza per una corretta gestione del paziente, quali la diagnosi precoce e differenziale, gli obiettivi del work-up diagnostico e il ruolo medici di base e neurologi.
Prima Revisione delle Linee guida italiane per la diagnosi di Alzheimer
(Musicco et al.,2004)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Nel 2004 la SINdem ritiene importante rilasciare un aggiornamento delle linee guida del 2000. La revisione integra quattro importanti aspetti: la diagnosi precoce (Mild Cognitive Impairment), i disturbi comportamentali e del movimento, le demenze vascolari e la diagnosi differenziale con altre patologie dementigene.
Criteri diagnostici armonizzati per la malattia di Alzheimer: raccomandazione all’uso
(Morris et al., 2014)
CONTESTO DI UTILIZZO: RICERCA | GRUPPO DI RICERCA: NO | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Confronto ragionato dei criteri diagnostici NIA-AA (McKhann et al., 2011) e IWG (Dubois et al., 2014) per la malattia di Alzheimer e del loro impatto sulla pratica clinica.
Linee guida europee per la diagnosi e la gestione della malattia di Alzheimer
(AD, Hort et al., 2010)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE E PATIENT MANAGEMENT
L’European Federation of the Neurological Societies (EFNS) ha promosso raccomandazioni relativamente alla prescrizione dell’analisi liquorale, della valutazione neuropsicologica e del neuroimaging nella pratica clinica della diagnosi di AD. Inoltre, ampio spazio è stato lasciato alle problematiche relative alla gestione del paziente e del suo caregiver.
Raccomandazioni per l’applicazione clinica dell’analisi dei biomarcatori liquorali nella malattia di Alzheimer
(Simonsen et al., 2017)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
L’analisi della letteratura recente ha fornito prove sufficienti a sostegno della raccomandazione all’utilizzo dell’analisi dei biomarcatori liquorali (dosaggio di amiloide-β1-42, tau e tau fosforilata) nella valutazione clinica dell’AD (in particolare in casi incerti e atipici). In questo lavoro vengono fornite anche raccomandazioni operative per l’interpretazione di risultati ambigui del biomarker liquorali.
Aggiornamento sull’uso appropriato dei criteri per la PET per amiloide
(Johnson et al., 2013)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Dopo aver precedentemente indicato i criteri di utilizzo appropriati per la PET amiloide nella diagnosi di malattia di Alzheimer, l’Amyloid Imaging Task Force of the Alzheimer’s Association e la Society for Nuclear Medicine and Molecular Imaging, chiariscono ulteriormente i contesti e le caratteristiche cliniche di pazienti che maggiormente beneficiano della prescrizione di questa specifica PET. Inoltre, vengono fornite istruzioni sull’utilizzo della PET per l’amiloide nel processo decisionale clinico.
Raccomandazioni per l’utilizzo della PET per amiloide nella pratica clinica
(Guerra et al., 2015)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Tre Società Scientifiche italiane (AIMN, AIP e SINdem) delineano specifici scenari clinici per i quali è raccomandato o sconsigliato l’utilizzo di PET per l’amiloide. Le raccomandazioni sono estratte dall’analisi della letteratura scientifica.
Criteri FTDC per diagnosi di demenza frontotemporale
(bvFTD; variante comportamentale; Rascovsky et al., 2011)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Linee guida per la diagnosi della variante comportamentale della demenza frontotemporale (bv-FTD). Questi criteri diagnostici raggiungono una sensibilità del 86% per la diagnosi di bv-FTD possibile e del 76% per i bv-FTD probabile e permettono di individuare la sindrome negli stadi più precoci di malattia.
Criteri diagnostici e gestione della demenza a Corpi di Lewy
(DLB; McKeith et al., 2017)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Raccomandazioni del Dementia with Lewy Bodies (DLB) Consortium relativi alla diagnosi clinica e patologica del DLB. Questa recente revisione dei criteri del 2005 distingue chiaramente le caratteristiche cliniche dai biomarcatori diagnostici e guida alla corretta quantificazione e interpretazione degli ultimi.
Linee guida per la diagnosi clinica di malattia di Parkinson con demenza
(PD-D; Goetz et al., 2008)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Linee guida prodotte da The Movement Disorder Society task force che forniscono procedure diagnostiche pratiche e basati su test bedside per la diagnosi di malattia di Parkinson con demenza.
Criteri diagnostici per l’atrofia Sistemica Multipla
(MSA; Stefanova et al., 2009)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Revisione dei criteri diagnostici del 1998, che include anche indici di neuroimaging per la diagnosi del MSA, malattia dovuta all’accumulo di α-sinucleina.
Practice parameter per la valutazione e il trattamento della depressione, psicosi e demenza nella malattia di Parkinson
(Miyasaki et al., 2007)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: PATIENT MANAGEMENT
Raccomandazioni terapeutiche evidence-based per la valutazione e il trattamento dei sintomi depressivi e psicotici nei pazienti con malattia di Parkinson associata a demenza.
NB: AAN ritirato il paper perché le indicazioni non sono mai state aggiornate e ritenute pertanto non più valide.
Practise parameter per la prescrizione del DAT-SPECT in pazienti con disturbi del movimento
(Subramaniam et al., 2017)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Raccomandazioni dell’American College of Radiology (ACR) e dell’American College of Nuclear Medicine (ASNR) per la corretta pratica clinica alla prescrizione della tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli (SPECT) per il trasportatore della dopamina nei pazienti con sindrome parkinsoniana (morbo di Parkinson, paralisi sopranucleare progressiva, atrofia multisistemica, degenerazione corticobasale e demenza con corpi di Lewy).
Raccomandazioni per la diagnosi della malattia di Parkinson
(Berardelli et al., 2013)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Secondo le raccomandazioni dell’European Federation of the Neurological Societies e del Movement Disorder Society – European Section (EFNS/MDS‐ES) la diagnosi della malattia di Parkinson è ancora largamente basata sulla corretta identificazione delle sue caratteristiche cliniche. Gli studi genetici, i test olfattivi e le tecniche di neuroimaging hanno un ruolo secondario nel confermare la diagnosi e potrebbero diventare biomarcatori precoci di malattia.
Procedure diagnostiche per la diagnosi di malattia di Parkinson associato a demenza
(Dubois et al., 2007)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI E RICERCA | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Raccomandazioni dalla task force del Movement Disorder Society per operazionalizzare la diagnosi di demenza nella malattia di Parkinson in base anche alla severità della sintomatologia e dell’expertise del clinico con la valutazione neuropsicologica.
Criteri diagnostici clinici per la diagnosi della degenerazione corticobasale
(CBS; Litvan et al., 2003)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Criteri clinici per la diagnosi di degenerazione corticobasale, paralisi sopranucleare progressiva e demenza con corpi di Lewy basati sulla revisione ragionata della letteratura scientifica.
Criteri diagnostici clinici per la diagnosi di paralisi sopranucleare progressiva, sindrome di Steele-Richardson-Olszewski
(PSP; Litvan et al.,1996)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
I criteri clinici NINDS-SPSP per la diagnosi di paralisi sopranucleare progressiva sono stati formulati attraverso un consensus tra esperti, dopo un’importante revisione della letteratura scientifica e il confronto con i precedenti criteri pubblicati. Inoltre, questi criteri sono stati validati su dati clinici di un gruppo di casi di PSP con conferma autoptica (N=24).
Practice parameter per la diagnosi di demenza negli anziani
(Knopman et al., 2001)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Le linee guida, prodotte dall’American Academy of Neurology offrono raccomandazioni per la diagnosi di demenza. Sebbene basate sull’analisi della letteratura scientifica disponibile fino al 1999, forniscono alcune indicazioni ancora attuali all’uso razionale di alcune procedure diagnostiche (es. specifici esami ematici, analisi di imaging strutturale).
Guida del linguaggio da utilizzare per la demenza
(Federazione Alzheimer Italia)
CONTESTO DI UTILIZZO: NO | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: PATIENT MANAGEMENT
Il documento promuove l’utilizzo appropriato, inclusivo e non stigmatizzante del linguaggio quando si parla di demenza e di persone affette da demenza.
Practice parameter per la gestione del paziente demente
(Doody et al., 2001)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: PATIENT MANAGEMENT
Queste raccomandazioni, sviluppate dall’analisi della letteratura scientifica disponibile fino al 2000, indagano l’efficacia sia dei trattamenti farmacologici che di quelli non farmacologici sui sintomi cognitivi e comportamentali dei pazienti affetti da demenza.
Uso delle neuroimaging nella diagnosi della demenza
(Filippi et al., 2012)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Le linee guida, prodotte da European Federation of the Neurological Societies (EFNS) e sviluppate dall’analisi della letteratura scientifica disponibile fino al 2012, offrono raccomandazioni sull’utilizzo di tutte le tecniche di imaging strutturale e funzionale nel work up diagnostico del paziente demente.
Uso della FDG-PET nella diagnosi differenziali delle malattie dementigene
(Nobili et al., 2018)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Raccomandazioni rilasciate da European Association of Nuclear Medicine (EANM) and European Academy of Neurology (EAN) sul valore incrementale e supportivo della PET con 18 F-fluorodeoxyglucose nel work-up diagnostico del paziente demente.
Practise parameter all’uso delle PET nella diagnosi differenziale delle demenze
(Frey et al., 2016)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE E PATIENT MANAGEMENT
Indicazioni cliniche pratiche rilasciate da American College of Radiology (ACR) and the American Society for Neuroradiology (ASNR) all’utilizzo delle tecniche di tomografia computerizzata (PET) con con 18 F-fluorodeoxyglucose e per amiloide per la diagnosi differenziale delle malattie dementigene.
Linee guida dell’EFNS-ENS per la diagnosi e la gestione dei disturbi associati a demenza
(Demenza, Sorbi et al., 2012)
CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE E PATIENT MANAGEMENT
Linee guida dell’European Federation of the Neurological Societies (EFNS) per la diagnosi delle principali malattie neurodegenerative.
Le raccomandazioni si focalizzano sia sulle procedure diagnostiche (es., esami del sangue, valutazione neuropsicologica, neuroimaging, elettroencefalografia, analisi del liquido cerebrospinale, test genetici) che la presa in carico del paziente (es., trattamento dei sintomi comportamentali e psicologici, problemi legali, consulenza e supporto per i caregiver).
- DEMENZA DI ALZHEIMER
-
Criteri NIA-AA per la diagnosi della demenza di Alzheimer
(AD; McKhann et al., 2011)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI E RICERCA | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Criteri per la diagnosi clinica di AD (possibile e probabile). Introduzione all’integrazione dei biomarcatori per indagare i processi patofisiologici sottostanti la sintomatologia clinica e accrescere la confidenza diagnostica.
Linee guida italiane per la diagnosi di Alzheimer
(The Dementia Study Group of the Italian Neurological Society, 2000)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Linee guida basate sull’analisi della letteratura scientifica disponibile fino al 2000. Offrono risposte a quesiti di fondamentale importanza per una corretta gestione del paziente, quali la diagnosi precoce e differenziale, gli obiettivi del work-up diagnostico e il ruolo medici di base e neurologi.
Prima Revisione delle Linee guida italiane per la diagnosi di Alzheimer
(Musicco et al.,2004)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Nel 2004 la SINdem ritiene importante rilasciare un aggiornamento delle linee guida del 2000. La revisione integra quattro importanti aspetti: la diagnosi precoce (Mild Cognitive Impairment), i disturbi comportamentali e del movimento, le demenze vascolari e la diagnosi differenziale con altre patologie dementigene.
Criteri diagnostici armonizzati per la malattia di Alzheimer: raccomandazione all’uso
(Morris et al., 2014)CONTESTO DI UTILIZZO: RICERCA | GRUPPO DI RICERCA: NO | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Confronto ragionato dei criteri diagnostici NIA-AA (McKhann et al., 2011) e IWG (Dubois et al., 2014) per la malattia di Alzheimer e del loro impatto sulla pratica clinica.
Linee guida europee per la diagnosi e la gestione della malattia di Alzheimer
(AD, Hort et al., 2010)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE E PATIENT MANAGEMENT
L’European Federation of the Neurological Societies (EFNS) ha promosso raccomandazioni relativamente alla prescrizione dell’analisi liquorale, della valutazione neuropsicologica e del neuroimaging nella pratica clinica della diagnosi di AD. Inoltre, ampio spazio è stato lasciato alle problematiche relative alla gestione del paziente e del suo caregiver.
Raccomandazioni per l’applicazione clinica dell’analisi dei biomarcatori liquorali nella malattia di Alzheimer
(Simonsen et al., 2017)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
L’analisi della letteratura recente ha fornito prove sufficienti a sostegno della raccomandazione all’utilizzo dell’analisi dei biomarcatori liquorali (dosaggio di amiloide-β1-42, tau e tau fosforilata) nella valutazione clinica dell’AD (in particolare in casi incerti e atipici). In questo lavoro vengono fornite anche raccomandazioni operative per l’interpretazione di risultati ambigui del biomarker liquorali.
Aggiornamento sull’uso appropriato dei criteri per la PET per amiloide
(Johnson et al., 2013)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Dopo aver precedentemente indicato i criteri di utilizzo appropriati per la PET amiloide nella diagnosi di malattia di Alzheimer, l’Amyloid Imaging Task Force of the Alzheimer’s Association e la Society for Nuclear Medicine and Molecular Imaging, chiariscono ulteriormente i contesti e le caratteristiche cliniche di pazienti che maggiormente beneficiano della prescrizione di questa specifica PET. Inoltre, vengono fornite istruzioni sull’utilizzo della PET per l’amiloide nel processo decisionale clinico.
Raccomandazioni per l’utilizzo della PET per amiloide nella pratica clinica
(Guerra et al., 2015)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Tre Società Scientifiche italiane (AIMN, AIP e SINdem) delineano specifici scenari clinici per i quali è raccomandato o sconsigliato l’utilizzo di PET per l’amiloide. Le raccomandazioni sono estratte dall’analisi della letteratura scientifica.
- DEGENERAZIONE FRONTO-TEMPORALE
-
Criteri FTDC per diagnosi di demenza frontotemporale
(bvFTD; variante comportamentale; Rascovsky et al., 2011)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Linee guida per la diagnosi della variante comportamentale della demenza frontotemporale (bv-FTD). Questi criteri diagnostici raggiungono una sensibilità del 86% per la diagnosi di bv-FTD possibile e del 76% per i bv-FTD probabile e permettono di individuare la sindrome negli stadi più precoci di malattia.
- SINUCLEINOPATIE
-
Criteri diagnostici e gestione della demenza a Corpi di Lewy
(DLB; McKeith et al., 2017)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Raccomandazioni del Dementia with Lewy Bodies (DLB) Consortium relativi alla diagnosi clinica e patologica del DLB. Questa recente revisione dei criteri del 2005 distingue chiaramente le caratteristiche cliniche dai biomarcatori diagnostici e guida alla corretta quantificazione e interpretazione degli ultimi.
Linee guida per la diagnosi clinica di malattia di Parkinson con demenza
(PD-D; Goetz et al., 2008)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Linee guida prodotte da The Movement Disorder Society task force che forniscono procedure diagnostiche pratiche e basati su test bedside per la diagnosi di malattia di Parkinson con demenza.
Criteri diagnostici per l’atrofia Sistemica Multipla
(MSA; Stefanova et al., 2009)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Revisione dei criteri diagnostici del 1998, che include anche indici di neuroimaging per la diagnosi del MSA, malattia dovuta all’accumulo di α-sinucleina.
Practice parameter per la valutazione e il trattamento della depressione, psicosi e demenza nella malattia di Parkinson
(Miyasaki et al., 2007)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: PATIENT MANAGEMENT
Raccomandazioni terapeutiche evidence-based per la valutazione e il trattamento dei sintomi depressivi e psicotici nei pazienti con malattia di Parkinson associata a demenza.
NB: AAN ritirato il paper perché le indicazioni non sono mai state aggiornate e ritenute pertanto non più valide.Practise parameter per la prescrizione del DAT-SPECT in pazienti con disturbi del movimento
(Subramaniam et al., 2017)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Raccomandazioni dell’American College of Radiology (ACR) e dell’American College of Nuclear Medicine (ASNR) per la corretta pratica clinica alla prescrizione della tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli (SPECT) per il trasportatore della dopamina nei pazienti con sindrome parkinsoniana (morbo di Parkinson, paralisi sopranucleare progressiva, atrofia multisistemica, degenerazione corticobasale e demenza con corpi di Lewy).
Raccomandazioni per la diagnosi della malattia di Parkinson
(Berardelli et al., 2013)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Secondo le raccomandazioni dell’European Federation of the Neurological Societies e del Movement Disorder Society – European Section (EFNS/MDS‐ES) la diagnosi della malattia di Parkinson è ancora largamente basata sulla corretta identificazione delle sue caratteristiche cliniche. Gli studi genetici, i test olfattivi e le tecniche di neuroimaging hanno un ruolo secondario nel confermare la diagnosi e potrebbero diventare biomarcatori precoci di malattia.
Procedure diagnostiche per la diagnosi di malattia di Parkinson associato a demenza
(Dubois et al., 2007)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI E RICERCA | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Raccomandazioni dalla task force del Movement Disorder Society per operazionalizzare la diagnosi di demenza nella malattia di Parkinson in base anche alla severità della sintomatologia e dell’expertise del clinico con la valutazione neuropsicologica.
- TAUPATIE
-
Criteri diagnostici clinici per la diagnosi della degenerazione corticobasale
(CBS; Litvan et al., 2003)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
Criteri clinici per la diagnosi di degenerazione corticobasale, paralisi sopranucleare progressiva e demenza con corpi di Lewy basati sulla revisione ragionata della letteratura scientifica.
Criteri diagnostici clinici per la diagnosi di paralisi sopranucleare progressiva, sindrome di Steele-Richardson-Olszewski
(PSP; Litvan et al.,1996)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: CRITERI DIAGNOSTICI
I criteri clinici NINDS-SPSP per la diagnosi di paralisi sopranucleare progressiva sono stati formulati attraverso un consensus tra esperti, dopo un’importante revisione della letteratura scientifica e il confronto con i precedenti criteri pubblicati. Inoltre, questi criteri sono stati validati su dati clinici di un gruppo di casi di PSP con conferma autoptica (N=24).
- RISORSE APPLICABILI A TUTTE LE DEMENZE
-
Practice parameter per la diagnosi di demenza negli anziani
(Knopman et al., 2001)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Le linee guida, prodotte dall’American Academy of Neurology offrono raccomandazioni per la diagnosi di demenza. Sebbene basate sull’analisi della letteratura scientifica disponibile fino al 1999, forniscono alcune indicazioni ancora attuali all’uso razionale di alcune procedure diagnostiche (es. specifici esami ematici, analisi di imaging strutturale).
Guida del linguaggio da utilizzare per la demenza
(Federazione Alzheimer Italia)CONTESTO DI UTILIZZO: NO | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: PATIENT MANAGEMENT
Il documento promuove l’utilizzo appropriato, inclusivo e non stigmatizzante del linguaggio quando si parla di demenza e di persone affette da demenza.
Practice parameter per la gestione del paziente demente
(Doody et al., 2001)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: PATIENT MANAGEMENT
Queste raccomandazioni, sviluppate dall’analisi della letteratura scientifica disponibile fino al 2000, indagano l’efficacia sia dei trattamenti farmacologici che di quelli non farmacologici sui sintomi cognitivi e comportamentali dei pazienti affetti da demenza.
Uso delle neuroimaging nella diagnosi della demenza
(Filippi et al., 2012)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Le linee guida, prodotte da European Federation of the Neurological Societies (EFNS) e sviluppate dall’analisi della letteratura scientifica disponibile fino al 2012, offrono raccomandazioni sull’utilizzo di tutte le tecniche di imaging strutturale e funzionale nel work up diagnostico del paziente demente.
Uso della FDG-PET nella diagnosi differenziali delle malattie dementigene
(Nobili et al., 2018)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE
Raccomandazioni rilasciate da European Association of Nuclear Medicine (EANM) and European Academy of Neurology (EAN) sul valore incrementale e supportivo della PET con 18 F-fluorodeoxyglucose nel work-up diagnostico del paziente demente.
Practise parameter all’uso delle PET nella diagnosi differenziale delle demenze
(Frey et al., 2016)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: US | ANALISI DEL BIOMARCATORE: SI | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE E PATIENT MANAGEMENT
Indicazioni cliniche pratiche rilasciate da American College of Radiology (ACR) and the American Society for Neuroradiology (ASNR) all’utilizzo delle tecniche di tomografia computerizzata (PET) con con 18 F-fluorodeoxyglucose e per amiloide per la diagnosi differenziale delle malattie dementigene.
Linee guida dell’EFNS-ENS per la diagnosi e la gestione dei disturbi associati a demenza
(Demenza, Sorbi et al., 2012)CONTESTO DI UTILIZZO: CLINICI | GRUPPO DI RICERCA: EUROPA | ANALISI DEL BIOMARCATORE: NO | FINALITÀ: RACCOMANDAZIONE SOCIETÀ SCIENTIFICHE E PATIENT MANAGEMENT
Linee guida dell’European Federation of the Neurological Societies (EFNS) per la diagnosi delle principali malattie neurodegenerative.
Le raccomandazioni si focalizzano sia sulle procedure diagnostiche (es., esami del sangue, valutazione neuropsicologica, neuroimaging, elettroencefalografia, analisi del liquido cerebrospinale, test genetici) che la presa in carico del paziente (es., trattamento dei sintomi comportamentali e psicologici, problemi legali, consulenza e supporto per i caregiver).